Verona in moto: la scoperta di una città alternativa. Parte 1

Tre giorni possono essere molto di più di una gita fuori porta. Puoi vedere una città con occhi nuovi, servendoti di chi la vive e ama per essere guidato nel suo cuore pulsante, al di fuori dei luoghi comuni e delle classiche mete. In collaborazione con Ducati, abbiamo voluto raccontare un itinerario di viaggio in tre puntate all’interno delle mura di una delle città più belle del mondo, Verona. Lo abbiamo fatto a bordo del Monster 821, l’ultima versione della moto che ha rivoluzionato il segmento delle naked bike 25 anni fa.

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Logo Ducati

Quante cose si dicono sulle città. Anche una volta che ci sei stato, non puoi mai dire di averle vissute pienamente. Se per di più hai solo un weekend a disposizione, sai già che qualcosa perderai.
Eppure tre giorni possono essere molto di più di una gita fuori porta. Puoi vedere una città con occhi nuovi, servendoti di chi la vive e ama per essere guidato nel suo cuore pulsante, al di fuori dei luoghi comuni e delle classiche mete. 
I motori sono già caldi all’insegna di Verona, perché in sella a una moto si può essere molto più che semplici turisti.
Non parleremo dei soliti monumenti. Non ci sono Arena, balcone di Giulietta o Teatro Romano che tengano. Ti vogliamo mostrare tutto da una prospettiva diversa: passandoci accanto senza lasciarci abbagliare, riscoprendo quei tesori che di solito sono nascosti allo sguardo dei turisti, ma una meta preziosa per un weekend alternativo in moto.
Non parleremo di quel che bolle in pentola in centro città. Verona è anche versatilità culinaria, soprattutto giovane e piena di grandi idee. Caffetterie, ristoranti, bakery, locali serali e da aperitivo. Una proposta che non ti aspetti in una città che non è una metropoli, ma che accarezza l’internazionalità senza mai dimenticare il territorio in cui vive.
Non parleremo nemmeno delle bellezze del lago di Garda in alternativa alle passeggiate cittadine. Verona ha molto più da raccontare di quanto tu possa pensare: intriganti vie che sembrano giocare a nascondino e colline che fanno scoprire luoghi spesso inesplorati da chi visita la città in pochi giorni.
Sarà come seguire una guida che vive la città su due ruote. Ma la prossima volta al manubrio ci sarai tu. Arriviamo in città dopo un lungo viaggio. Sulla moto si vive ogni chilometro, ma ora è arrivato il momento di lasciarci rapire da questa città, senza fare un metro in più.


Verona ci accoglie con i suoi grandi palazzi, che si intrecciano alla storia antica a formare un unico grande racconto. Tutto qui parla di tempi lontani e di splendore: sembra di stare in una bomboniera soleggiata, dove passato e vita moderna si incontrano per dar vita a un equilibrio naturale, che conquista.
A fare da contraltare a questo equilibrio c’è, lì sulla strada, un locale che sembra sia stato trasportato da una grande città metropolitana. Miami, New York, Londra. No, siamo sempre a Verona, ma con una marcia in più.
 Lasciamo riposare i motori e ci lasciamo guidare dall’intuito e dal gusto. Sembra che abbiamo trovato il posto che fa per noi: dentro al locale c’è un airstream ad accoglierci.

YARD – BRUNCH
Un pasto raffinato tra le bellezze della città, un respiro internazionale in una Verona che sa ancora stupire. Yard non è di certo il ristorante che ci si aspetta da una città storica italiana, ma attrae con il suo spirito così lontano, così diverso. Si respira e si assapora un’atmosfera tutta internazionale, non solo nell’arredamento moderno e dalle grandi vetrate sulla via principale, ma soprattutto nel menù.

Ricette dal mondo rivisitate in chiave italiana, i grandi must delle città metropolitane presentati come gioielli ricercati, ma dal gusto inconfondibile. Il dettaglio a Yard è fondamentale: nell’impiattamento, negli abbinamenti inconsueti, nello studio dei colori e di cocktail creati su misura. Così prodotti classici della cucina internazionale come il cheddar, l’avocado o la Pata Negra ci arrivano impreziositi dall’estro italiano, resi unici da materie prime del territorio. 

Menù del brunch: 
Classic brunch, 
Oriental Sushi, 
Carbonara, 
Cocktail personalizzati, 
Tè nel deserto.

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La città ci ha dato il suo benvenuto. Già all’arrivo le nostre moto hanno rombato davanti alla maestosità di Castelvecchio, dove la bellezza medievale si sposa con la vita cittadina che continua a correre, secolo dopo secolo inarrestabile. 
Sì, perché su due ruote si possono vivere i rumori, respirare sensazioni e lasciarsi rapire da stradine che solo in moto si possono vivere con il vento sulla faccia. Così partiamo alla scoperta di nuove avventure, angoli custoditi con gelosia dalle mura di questa città, che sembrano parlarci e indicarci la via.


In pochi minuti passiamo dall’antico Castelvecchio alle viuzze incantate di Sottoriva. Qui ci riscopriamo esploratori: il vecchio porticato tipico delle città venete, le case colorate che si affacciano sulla strada, le tante osterie che popolano questa via che sembra incantata e fuori dal tempo. Non ci lasciamo scappare niente e svoltando alla prossima curva già pensiamo di rifare un giro, come fosse una giostra per il nostro piacere.

Ma non facciamo in tempo a voltare lo sguardo che troviamo un’altra meraviglia di fronte a noi. Come fosse uno scrigno che si apre a poco a poco, il centro di Verona si mostra con riservatezza, ma con coinvolgente generosità. Una piazzetta è lì davanti a noi e ai nostri motori: è piazzetta Pescheria, che con i suoi gradini e le facciate delle case rivolte verso il centro ci invita a imboccare una delle stradine che si aprono poco più avanti, all’insegna di nuove mete. 
In questi casi c’è un modo per non sbagliare mai: seguire l’istinto e lasciarsi guidare dalla strada.

E così troviamo un altro gioiello, stretto in una viuzza e aperto al mondo esterno con una vetrata d’altri tempi. Il fascino di questo negozio ci chiama: parcheggiamo le moto più avanti ed entriamo in un nuovo mondo da scoprire.

SERRA 9CENTO

Nel suo nome una passione, ma anche il contesto che la ospita. Serra 9Cento è il luogo in cui fare un salto nel passato e dare una nuova collocazione a mobili e oggetti protagonisti del grande design degli anni ’50 e ’60. Ma per favore, non chiamatelo negozio: il regno di Alessandra – che vive questa passione fatta di cose antiche da una vita, tramandata geneticamente dalla sua famiglia – non è un semplice spazio espositivo, ma un ambiente in continuo movimento.

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Qui mobili di grande valore ed elementi unici d’arredo rifioriscono in un’antica serra che rende creativa giustizia ai suoi ospiti inanimati ma ancora capaci di parlare allo spirito e al cuore. Un luogo incantato dove riscoprire il valore del design oltre che la bellezza, dove ritornare a sognare. E poi sognare di ritornare.
Apertura al pubblico: dal martedì al sabato, 10-12.30 / 16-19.30

È sempre incredibile come una città storica possa racchiudere dentro di sé mille altre storie, sempre singolari e mai scontate. Ed è proprio questo che ci porta di nuovo in sella, pronti per proseguire il nostro giro nel centro di Verona, a caccia del prossimo gioiello di questa caccia al tesoro su due ruote.
Il bello di viaggiare in moto è poter accarezzare ogni angolo della città, entrare nel suo cuore e perdersi in un abbraccio che include anche noi in sella a una moto. A bordo dei nostri bolidi passiamo accanto alla chiesa di Sant’Anastasia e proseguiamo nelle vie che compongono la fitta rete di strade di origine inconfondibilmente romana.

E tra una curva e l’altra ci ritroviamo circondati dalle famose piazze della città, da piazza delle Erbe a piazza Bra, o a tagliare via Mazzini, dove i pedoni si accalcano davanti alle vetrine. 
Ancora qualche metro ed ecco che intravediamo l’Arena, meraviglia antica di questa città. Non serve molto per rimanerne abbagliati, ma ci lasciamo rapire da un nuovo istinto: quella strada alternativa, proprio di fronte all’anfiteatro, ci sta chiamando e chissà quale sorpresa ci riserverà.


Tra tanta arte antica, restiamo incuriositi da una galleria che ci ammicca da lontano. Dalla grande vetrata capiamo subito che c’è sostanza per la nostra curiosità e varchiamo volentieri la sua soglia per conoscere anche il lato contemporaneo di questa Verona riscoperta.

ARENA STUDIO D’ARTE

Dalla vetrina è un’esplosione di colori. Dall’interno è un mondo in cui perdersi ogni giorno in modo nuovo. Arena Studio d’Arte è una ventata di vita e di colore tra le strette vie del cuore di Verona. Qui la cultura artistica e il mercato d’arte convivono in un’unica dimensione, distribuite con sapienza sui muri bianchi da esposizione, pronti a lasciarsi completare con i colori di tele e quadri, ma anche magliette e oggetti di altro tipo. L’arte qui non ha un tempo e un’unica modalità di espressione: dagli anni Sessanta ai giorni nostri, sono ospitate esposizioni personali e collettive di tutti i generi, di artisti tra i più conosciuti ma anche di giovani emergenti del panorama italiano e internazionale.

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È un punto d’incontro per collezionisti, studiosi e appassionati, ma anche un luogo in cui mettere un piede (anche solo di passaggio) e lasciarsi rapire con la testa e la fantasia.
Apertura al pubblico: dal martedì alla domenica, 10.30-12.30 / 16-19.30

Usciamo da questa visita come risvegliati da un sogno. La sera si avvicina e vogliamo regalarci un ultimo tour tra le vie della città prima di spegnere i motori, almeno per oggi.
 Di nuovo in moto, riprendiamo il nostro giro di perlustrazione, questa volta oltrepassando il corso dell’Adige.

L’altra parte del fiume riserva grandi sorprese – ci hanno detto – e dando gas al motore salutiamo il centro con una veloce occhiata a Porta Borsari, prima di attraversare ponte della Vittoria e allontanarci verso l’altro volto della città. Da questa parte del fiume è impossibile non guardare i monumenti e i palazzi che si affacciano sulle acque in corsa. Anche dalla moto si sente il rumore dell’Adige e di tutti i volatili che vivono in simbiosi con lui. Ne sembrano innamorati, tutti fermi sul muretto a guardare il passare dell’acqua e poi pronti a lanciarsi in un volo vivace e giocoso.

E anche noi come questi uccelli voliamo sul Lungadige, la strada che costeggia il fiume intervallata qua e là da un ponte, tutti diversi l’uno dall’altro. 
Vediamo in lontananza il Duomo di Verona e tra poco, davanti a noi, due grandi meraviglie arrivate ancora una volta dal mondo romano.

 

Sulla destra il grande occhio di ponte Pietra ci guarda arrivare e a poco a poco ne scopriamo la bellezza, quei due colori di pietra e mattoni che si uniscono in una struttura unica al mondo. Gli passiamo vicino con riverenza, per poi scoprire dall’altra parte della strada il grande teatro romano. La sua pietra bianca lo fa risplendere alle luci del tardo pomeriggio, facendo rivivere anche solo per pochi minuti la sua magnificenza ai nostri occhi.


Dopo questi incontri ravvicinati con la storia e i tempi antichi, sentiamo il bisogno di fermarci un’ultima volta per rinfrescarci prima di terminare la giornata e mettere a riposo i motori. 
Arriviamo in una grande distesa bianca, piazza Isolo, e qui, nascosto alle sue spalle, troviamo un particolare locale, che ci attira per un aperitivo inconsueto.

GRANDE GIOVE

“Entrate a prendere qualcosa”: questo è quello che dice questo locale, senza tante parole, ma con la sua sola presenza. Nato rifacendosi allo stile del pub danese, Grande Giove è un salottino informale in cui entrare e rilassarsi, da soli o in compagnia.

Ogni elemento dell’arredamento ricorda i tempi passati e la ricercatezza nel particolare, dai bicchieri al ripiano in vetrina che accoglie i suoi avventori. Fuori o dentro l’atmosfera resta: in sottofondo sempre musica jazz o hip-hop, in mano tutta la qualità di un vero cocktail pub. Ma il bello di passare da Grande Giove è che ogni volta si può trovare qualcosa di nuovo, una selezione di vini naturali, birre artigianali e distillati che si sposano con la stagione e con la crème di un’attenta ricerca sul territorio e fuori Verona.

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Perché “non c’è mondo fuori le mura di Verona”, ma non per Grande Giove.
Apertura al pubblico: ogni sera dalle 17 a mezzanotte, lunedì e martedì chiuso.

Una giornata non è sufficiente per scovare tutte le sorprese che riserva questa città. Ci ritiriamo sulle nostre due ruote per far riposare corpi e motori.

Ma domani sarà di nuovo gas, scorci indimenticabili e strade da percorrere tutte d’un fiato. 
Salutiamo Verona con una sicurezza: con una giornata intera davanti a noi, saranno pochi ancora i segreti che questa antica città riuscirà a custodire.


Articolo: Martina Vanzo Shooting fotografico: Barbara Rigon

Moto: Ducati Monster 821

Apparel: Ducati