Sabrina Allaria, Production Advisor: ogni set è una nuova sfida

Sabrina Allaria Production advisor

Sabrina Allaria è una Production Advisor, una consulente per le aziende nella produzione video e fotografica. Ci ha raccontato in cosa consiste il suo lavoro.

 

 

Sono un’ex atleta professionista e una subacquea. Sono una madre, una producer, un Production Advisor che collabora con alcuni tra i più importanti brand di automotive al mondo.  Ma, cosa più importante, sono una donna che si è sempre concessa la libertà di non avere etichette.

La Sabrina degli anni ‘80 era una campionessa italiana di sci acrobatico, che sognava una carriera sulle nevi di tutto il mondo e un futuro in quella disciplina. Un brutto infortunio alle ginocchia mi ha tolto quel sogno ma ha fatto emergere in me non solo il lato di imprenditrice, ma anche una donna che non si è mai sottratta al gusto dell’avventura e con una discreta propensione al rischio.

Dopo anni passati in Italia a lavorare come Line Producer, la vita mi ha portata in Kenya, dove ho trascorso quasi 11 anni. In un’epoca senza internet e senza Wi-Fi, mi mantenevo vendendo safari e immersioni subacquee ai turisti. Non ci misi molto a scoprire che a Nairobi c’erano delle agenzie di comunicazione e che la mia esperienza come producer poteva essere preziosa. Portai loro lo showreel delle produzioni che avevo gestito in Italia e mi spalancarono le porte. Ricordo ancora il primo spot realizzato per la Coca Cola in Nigeria. Portai io stessa dall’Italia un regista, un direttore della fotografia e una cinepresa 16 mm per poi tornare in patria con tutto il girato da montare.

È stato l’inizio di un nuovo viaggio cominciato da zero, mettendo le mani negli chassis per cambiare i rulli di pellicola e formando troupe locali, costruendo una struttura cinematografica che prima non esisteva e culminato nella fondazione della Blue Sky Film, ad oggi la più importante casa di produzione service dell’Est Africa e che ha lavorato negli anni anche con alcune tra le più rilevanti major hollywoodiane.

Tornata in Italia dopo tanti anni avevo capito che potevo declinare tutte le esperienze che avevo accumulato all’interno di una nuova professione, quella del Production Advisor. Il mio lavoro di oggi non è quello del controllore o del contabile ma, al contrario, di trovare e proporre soluzioni insieme a tutti gli attori coinvolti in una produzione video e fotografica. L’azienda con il suo ufficio marketing e di procurement, l’agenzia creativa e la casa di produzione. A questo ruolo ho “abdicato” solo per seguire nel 2006, come direttore di produzione per i set allestiti in Italia, il film 007 – Casinò Royale: un’aspettativa di sei mesi che mi ha permesso di vivere un’esperienza straordinaria.

Anche in questo caso mi sono trovata a occupare un ruolo più vicino all’azione del set che quello burocratico d’ufficio: mi sono occupata di tutti gli aspetti logistici e organizzativi che potessero porre il regista, gli attori e tutta la troupe nelle condizioni migliori per lavorare. Di quest’esperienza ho dei ricordi meravigliosi e decine di aneddoti da poter raccontare. Uno di questi riguarda il regista di quel film. Martin Campbell era assolutamente ossessionato da qualsiasi tipo di suono o rumore che potesse disturbare il suo set. Per questo mi aveva chiesto di occuparmi di garantire il silenzio assoluto durante i vari ciak. Ricordo come fosse ieri quel momento. Eravamo sulle rive del lago di Como, a Villa Balbianello, con tutti i protagonisti e la troupe pronta a entrare in scena. Per assecondare il volere del regista avevamo provveduto anche a far chiudere lo spazio aereo sopra il lago per evitare qualsivoglia tipo di fastidio. C’era un silenzio meraviglioso e irreale. Il momento immediatamente successivo alla parola “Azione!” gridata dal regista, iniziarono a suonare le campane della chiesa del paese. Ecco, l’unico dettaglio che era riuscito a sfuggirmi: non avevo informato il parroco. 

«Lavorare bene non può e non deve essere mai una mera questione di numeri o conti economici». Sabrina Allaria

Nel mio lavoro di advisory non riesco e non posso esimermi dall’azione. Devo venire sul set, conoscere il regista, vedere la troupe in azione con mezzi tecnici sempre nuovi di cui sono una vera appassionata. Lavorare bene non può e non deve essere mai una mera questione di numeri o conti economici.

La mia professione mi ha portato a collaborare con svariate multinazionali, tra cui diversi brand automotive tedeschi. Lì mi chiamano the Italian Lady, la donna che suggerisce ai tedeschi come essere efficienti economicamente nelle produzioni dei loro filmati. Da italiana non potrei sentirmi più orgogliosa.

«A chi volesse seguire le mie orme nel mondo delle grandi produzioni video non posso che suggerire questo: sporcatevi le mani». Sabrina Allaria

A chi volesse seguire le mie orme e intraprendere una carriera di advisor nel mondo delle grandi produzioni video non posso che suggerire questo: sporcatevi le mani. Fate più esperienza possibile, a partire dal set, in qualunque ruolo, imparate, apprendete, siate curiosi e non siate mai sazi. Perché non puoi consigliare un’azienda su come efficientare i propri processi se non hai iniziato dal basso.

Perché i set di produzione sono come campi di battaglia dove guadagnarsi le proprie cicatrici.


Testo: Sabrina Allaria & Mauro Farina

Fotografie: Lorenzo Morandi

Mauro Farina

Founder - Creative Content Manager

Altoatesino di nascita, bolognese nel cuore e veronese d’adozione, vive in simbiosi con la sindrome del bambino di fronte alla vetrina del negozio di giocattoli. Vorrebbe comprare tutto, ma non potendoselo permettere sublima raccontando ciò che divora con gli occhi.